La manovra economica per il 2025 porta novità rilevanti per le famiglie, in particolare per le mamme lavoratrici. Anche per il prossimo anno è stato confermato il Bonus mamme lavoratrici, destinato a donne con almeno due figli e reddito annuo fino a 40.000 euro. Quest’anno, però, il bonus verrà esteso anche alle lavoratrici autonome.
Estensione del bonus alle mamme lavoratrici autonome
Nell’ambito del pacchetto famiglia della manovra, il bonus dedicato alle mamme lavoratrici con almeno due figli amplia il suo pubblico, includendo anche le lavoratrici autonome. Questa agevolazione, che conferma la misura già introdotta l’anno scorso, si applica a tutte le mamme lavoratrici – sia dipendenti che autonome – che non abbiano aderito al regime forfettario.
Il bonus si traduce in un parziale esonero contributivo per le madri di almeno due figli fino ai 10 anni del figlio più giovane. Dal 2027, l’agevolazione verrà estesa fino ai 18 anni del figlio più piccolo, ma solo per le madri di tre o più figli. La copertura finanziaria del bonus è garantita da un fondo annuo di 300 milioni di euro, e l’entità dell’esonero verrà definita da un decreto del Ministero del Lavoro entro 30 giorni dall’approvazione della legge di bilancio.
I dettagli dell’articolo 35 della manovra
L’articolo 35 del testo della manovra delinea con precisione le caratteristiche del bonus. A partire dal 2025, verrà riconosciuto un esonero parziale dai contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore, con esclusione dei contratti di lavoro domestico. Questo esonero è riservato alle mamme dipendenti e autonome che percepiscono redditi di lavoro autonomo o d’impresa, purché non aderenti al regime forfettario.
Secondo Elena Bonetti, ex ministra e capogruppo in commissione Bilancio alla Camera, questa misura risponde a una disparità nei confronti delle mamme con partita IVA, escluse finora dal beneficio. Bonetti ha commentato su X che il bonus potrebbe essere stato gestito meglio attraverso l’assegno unico, così da coprire tutte le madri lavoratrici.
Come richiedere il bonus mamme 2025
Per accedere al bonus mamme non sarà necessaria alcuna domanda. Il riconoscimento dell’agevolazione sarà automatico e avverrà tramite il datore di lavoro a partire da gennaio 2025.
Altre misure del pacchetto famiglia nella manovra 2025
Il pacchetto famiglia include altre misure a sostegno delle famiglie. Tra queste:
- Bonus nuove nascite: contributo una tantum di 1.000 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro, con una disponibilità di 330 milioni di euro nel 2025 e 360 milioni di euro nel 2026.
- Bonus nido: a partire da gennaio 2024, sarà disponibile per tutte le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro e non richiederà la presenza di un figlio sotto i 10 anni, come previsto nel 2024.
- Congedo parentale: il congedo fino al sesto anno di vita del bambino sarà pagato all’80% della retribuzione per tre mesi.
Sul fronte fiscale, la manovra prevede anche un taglio delle detrazioni per chi ha un reddito superiore ai 75.000 euro, con benefici crescenti in base al numero dei figli, il cosiddetto quoziente familiare.